martedì 13 novembre 2007

DUBLINO, CHE DELUSIONE!
Dopo una serie di riflessioni sul mio livello di inglese, a settembre decido che sarei dovuta partire al più presto in un paese anglofono cercando così di imparare una buona volta questa lingua con la quale ho un rapporto di amore e odio.
Più volte infatti ho pensato di partire in Inghilterra, in Irlanda o in Scozia ma puntualmente questa mia volontà si scontrava con altri impegni imminenti. Dopo la laurea triennale mi convinco così che la mia partenza doveva trasformarsi in realtà e il 9 ottobre in compagnia di un amico parto all’avventura per Dublino . Appena arrivata ho avuto un impatto molto duro con questa città così grigia e fredda con la quale comunque ormai mi sarei dovuta abituare.
I miei programmi erano precisi: dedicare i primi giorni alla ricerca di un appartamento da affittare, poi cercare una scuola d’inglese e infine un lavoretto part- time soggiornando nel frattempo in un bed&breakfast. Purtroppo la mia ricerca si è fermata alla prima tappa. Di giorno in giorno infatti, mi rendevo conto che era veramente difficile trovare alloggio anche perché l’unico modo per trovare gli annunci era un sito internet nel quale molti di questi erano datati, e i pochi appuntamenti che siamo riusciti ad avere per vedere le case sono andati veramente male. Abbiamo visitato in tutto cinque case di cui tre erano veramente inabitabili e non adattabili a quelle che sono le esigenze primarie di una persona, e due molto belle ma non destinabili a noi studenti in quanto non riscuotiamo una busta paga. Non perdendo la speranza ci siamo voluti aggrappare all’ultima possibilità che ci offriva il mercato immobiliare dublinese e così ci siamo rivolti proprio alle agenzie di questo settore: tre di queste su tre ci hanno lasciato sulla porta dicendoci che in quel momento non vi erano case in affitto libere. Proprio quest’ultima situazione ci ha messi di fronte ad una realtà inospitale, forse un po’ classista, a cui di certo non volevamo sottostare. Arrivati a questo punto del nostro viaggio, ormai è l’ottavo giorno, e dopo aver speso i nostri ultimi risparmi decidiamo a malincuore che il momento della partenza è arrivato.
Inevitabili sono le mie riflessioni: devo ammettere che per me è stata una sconfitta perché non sono riuscita a realizzare ciò che finalmente mi ero convinta fosse necessario per me e la mia preparazione. Spero solo che per ritrovare quella convinzione e quella forza non debba aspettare tutto quel tempo che ci è voluto per affrontare questa esperienza.

1 commento:

lidia ha detto...

Perche`una sconfitta?! ...in fondo Dublino che ha da invidiare a Roma?! ... giusto che li si parla l'inglese ma da noi si mangia che una meraviglia e si vive bene. Alla fine dei conti anche questa breve esperienza (finita non troppo bene!!!) ti sara´utile in futuro, sicuramente non intraprendetrai mai piu` un viaggio senza averlo pianificato dalla "a" alla "z" e senza avere in tasca un po´ piu´di denaro:-) Rimane comunque il ricordo di quei disperati giorni passati nella stanza di un hotel a mangiare sardine in scatola, uova sode transgeniche e minestrine sciacqua budella ... perche´ Dublino e´stato anche questo!!!