venerdì 30 novembre 2007

PER NON DIMENTICARE



Domani sarà la giornata mondiale dell'aids e in occasione di questo anniversario è stato presentato oggi lo spot del Ministero della sanità,per non dimenticare.Lo spot, realizzato da Francesca Archibugi,andrà in onda sulle reti tv e nelle sale cinematografiche dal prossimo gennaio.Cade un tabù, infatti avviene una svolta anche nel linguaggio utilizzato dato che mai prima d'ora si era sentita in uno spot istituzionale la parola profilattico:"Usa il preservativo, nell'amore non rischiare".

RIPUBBLICIZZARE L'ACQUA




Sabato a Roma si svolgerà la manifestazione per la ripubblicizzazione dell'acqua, importante bene comune. L'appuntamento sarà alle 14,30 a Piazza della Repubblica per chiedere la moratoria contro tutte le privatizzazioni e la ristrutturazione delle reti idriche.
Questo bene prezioso di cui non tutti possono usufruire, basti pensare ad alcuni Paesi africani che non hanno acqua potabile, deve essere salvaguardato da ogni tipo di spreco e dalla disattenzione dei sindaci delle varie città d'Italia in cui molto spesso capita di vedere fontanelle da cui sgorga l'acqua 24 ore su 24. Per cui cari sindaci meno sprechi e più attenzione!

Francia: giorni difficili per Sarkozy



Non si sono fermati solo i trasporti o il pubblico impiego ma a tutto ciò si sono aggiunte le proteste degli studenti dell'università parigina della Sorbona.
In seguito a qualche tafferuglio che ha visto coinvolti alcuni studenti, i quali impedivano ad altri l'ingresso, il direttore dell'ateneo ha deciso di chiudere la prestigiosa università fino al prossimo lunedì.Causa della protesta è la riforma varata la scorsa estate che concede maggiore autonomia agli atenei e che, secondo gli studenti, potrebbe comportare una privatizzazione delle università più importanti.

mercoledì 21 novembre 2007

BEN TORNATO LUTTAZZI !



Dopo l'editto bulgaro Daniele Luttazzi torna in tv su la7 con Decameron. Come al solito pungente e irriverente, l'attore satirico non risparmia niente e nessuno. Speriamo allora di vederlo ancora a lungo sui nostri schermi.

sabato 17 novembre 2007

UNITI DALLA VIOLENZA



Dimenticano le rivalità calcistiche e per una volta, gli ultras di diverse squadre italiane, si uniscono per chiedere giustizia per il tifoso laziale Gabriele Sandri ucciso da un poliziotto nell’aria di servizio Badia del Pino. Proprio questo ha unito le diverse tifoserie domenica 11 novembre a Roma, Bergamo, Milano proprio l’odio, la rabbia e la violenza verso quei poliziotti colpevoli della morte di un tifoso come loro. Ma questa tremenda tragedia non può e non deve giustificare quest’ondata di violenza assurda.
Il poliziotto colpevole di aver ucciso il giovane tifoso laziale dovrà pagare, ma forse questo non è bastato a tutti quei ragazzi che davanti allo stadio olimpico, dopo la sospensione di Roma – Cagliari, bruciavano macchine, cassonetti e assalivano la sede del Coni e di un commissariato. La violenza ha vinto anche questa volta quando forse la cosa più importante da fare sarebbe stata quella di unirsi nel ricordo di Gabriele manifestando solidarietà alla famiglia, anziché far sì che l’attenzione dei media e di noi spettatori si spostasse verso la stupidità di quelle persone e delle loro azioni.
Ma il “nemico poliziotto” deve essere abbattuto e così l’odio e la violenza continuano ad accecare.

mercoledì 14 novembre 2007


BARACCOPOLI SGOMBERATE: PROBLEMA RISOLTO?
Di nuovo si torna a parlare di emergenza romeni e di criminalità, due elementi purtroppo spesso troppo affini ma non per questo sinonimi.
A Tor di Quinto con l’omicidio della signora Reggiani è riemerso un problema in realtà mai risolto e così subito i nostri politici si riuniscono in tutta fretta per approvare un decreto legge sull’immigrazione che disponga di espulsioni immediate per chi delinque e per coloro che non hanno un lavoro. Certo, meglio che qualcosa si faccia ma perché sempre troppo tardi? E’ necessaria la morte di qualcuno affinchè vengano presi dei provvedimenti? Probabilmente sì, se pensiamo che gli abitanti di quel quartiere avevano segnalato diverse volte al comune di Roma la situazione insostenibile con la quale ogni giorno erano costretti a convivere e chiesto di spostare la fermata dell’autobus.
Nel frattempo sono iniziati gli sgomberi dalle baraccopoli o per meglio dire i trasferimenti in altre zone della città: ma è davvero sensato pensare di risolvere i problemi “trasferendoli” in altre zone? Non sarebbe invece il caso di parlare di giustizia e di vera politica d’integrazione?
Ormai entrati nella CE i romeni continuano ad arrivare in Italia in numero spropositato pensando che probabilmente qui avranno una vita migliore o semplicemente, mi riferisco ai delinquenti, pene se così vogliamo chiamarle sicuramente più lievi. Non sarà, dunque il caso di fare qualcosa anche in questo senso?
Aspettiamo fiduciosi.

martedì 13 novembre 2007

DUBLINO, CHE DELUSIONE!
Dopo una serie di riflessioni sul mio livello di inglese, a settembre decido che sarei dovuta partire al più presto in un paese anglofono cercando così di imparare una buona volta questa lingua con la quale ho un rapporto di amore e odio.
Più volte infatti ho pensato di partire in Inghilterra, in Irlanda o in Scozia ma puntualmente questa mia volontà si scontrava con altri impegni imminenti. Dopo la laurea triennale mi convinco così che la mia partenza doveva trasformarsi in realtà e il 9 ottobre in compagnia di un amico parto all’avventura per Dublino . Appena arrivata ho avuto un impatto molto duro con questa città così grigia e fredda con la quale comunque ormai mi sarei dovuta abituare.
I miei programmi erano precisi: dedicare i primi giorni alla ricerca di un appartamento da affittare, poi cercare una scuola d’inglese e infine un lavoretto part- time soggiornando nel frattempo in un bed&breakfast. Purtroppo la mia ricerca si è fermata alla prima tappa. Di giorno in giorno infatti, mi rendevo conto che era veramente difficile trovare alloggio anche perché l’unico modo per trovare gli annunci era un sito internet nel quale molti di questi erano datati, e i pochi appuntamenti che siamo riusciti ad avere per vedere le case sono andati veramente male. Abbiamo visitato in tutto cinque case di cui tre erano veramente inabitabili e non adattabili a quelle che sono le esigenze primarie di una persona, e due molto belle ma non destinabili a noi studenti in quanto non riscuotiamo una busta paga. Non perdendo la speranza ci siamo voluti aggrappare all’ultima possibilità che ci offriva il mercato immobiliare dublinese e così ci siamo rivolti proprio alle agenzie di questo settore: tre di queste su tre ci hanno lasciato sulla porta dicendoci che in quel momento non vi erano case in affitto libere. Proprio quest’ultima situazione ci ha messi di fronte ad una realtà inospitale, forse un po’ classista, a cui di certo non volevamo sottostare. Arrivati a questo punto del nostro viaggio, ormai è l’ottavo giorno, e dopo aver speso i nostri ultimi risparmi decidiamo a malincuore che il momento della partenza è arrivato.
Inevitabili sono le mie riflessioni: devo ammettere che per me è stata una sconfitta perché non sono riuscita a realizzare ciò che finalmente mi ero convinta fosse necessario per me e la mia preparazione. Spero solo che per ritrovare quella convinzione e quella forza non debba aspettare tutto quel tempo che ci è voluto per affrontare questa esperienza.